Trasporto container e trend portuali nella UE: i presupposti chiave per il 2024

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In un mondo che cerca di uscire dallo stallo dell’inflazione globale, ma che è attanagliato dai conflitti e da tendenze protezionistiche, le variabili che rientrano in un’analisi dettagliata delle previsioni di crescita nei porti europei e dei fattori trainanti del settore container per il prossimo anno sono molteplici

Il panorama del trasporto container via mare da e per l’Unione Europea si prospetta intriso di dinamismo per il 2024, con previsioni di crescita e tendenze che si sono alternate nel 2023 tratteggiando e ridimensionando a più riprese il possibile corso delle future operazioni portuali. 

Lo scenario è davvero complesso: lo è economicamente, in quanto il superciclo innescato dalla pandemia di Covid tre anni fa ha dato la stura ad un vortice inflazionistico del quale solo i più ottimisti intravedono la fine, ma lo è anche geopoliticamente, dato che lo scacchiere dei conflitti mette tutta l’area mediorientale in precario equilibrio anche per gli scambi commerciali ed i passaggi portuali e considerato che un avvicendamento Biden-Trump alla casa Bianca sarebbe quasi certamente un’inversione di rotta su molti temi.

In questo contesto, cerchiamo di mettere in fila le prospettive che interessano il settore, focalizzandoci sulle previsioni di movimentazione nei porti e sui fattori chiave che contribuiranno a plasmare il panorama del trasporto container nell’anno a venire.

Image by evening_tao on Freepik

2024, prospettive per la movimentazione container

Le previsioni per il 2024 non sono negative a prescindere, anzi: i diversi enti di ricerca e consulenza tratteggiano già dalla fine del 2022 una crescita rispetto agli anni precedenti. 

Questa è sostanzialmente legata alla ripresa dei consumi dopo la cura dimagrante imposta dalla pandemia o, meglio, dalla strozzatura della maggior parte delle catene di approvvigionamento. Sebbene il potere di acquisto sia diminuito in tutte le società occidentali, c’è comunque un trend di ripresa in atto per quel che riguarda la circolazione di merci facendo la tara sui volumi pre-2020. 

A livello globale, le previsioni si attestano tra il 2 ed il 4%: la crescita del trasporto container è stimata intorno al 2,5% nella movimentazione container anche nei porti europei, che farebbe presupporre un volume totale di 485 milioni di TEU. Un incremento abbastanza significativo, ancor più rilevante considerando la media annuale del 3,5% degli ultimi 10 anni.

Fattori trainanti della crescita

La ripresa della domanda globale di merci, dunque, è uno dei fattori chiave per la ripresa del trasporto via mare e la containerizzazione di merci; a sospingerla è a sua volta un altro trend in costante incremento, sebbene con un rallentamento rispetto ai tassi folli del biennio 2020-22, ossia l’e-commerce

Altro punto a favore di una ripresa sono gli investimenti in infrastrutture portuali che, di riflesso, contribuiranno alla crescita aumentando la competitività e, quindi, l’offerta dei terminal.

Questi fattori non solo sostengono la domanda esistente ma delineano anche le prospettive per l’immediato futuro: il riferimento è, in particolare, all’elettrificazione delle banchine ed alla possibilità di operare con navi di determinate stazze, discriminanti che possono determinare la sorte di uno scalo a livello internazionale.

Porti UE in crescita

Sulla base dei dati reperibili, i principali porti che movimentano container nella UE dovrebbero confermare la ‘classifica’ già nota della movimentazione merci.

Rotterdam è al primo posto, con un aumento stimato del 3,5%, raggiungendo una movimentazione di 15,7 milioni di TEU.

Anversa è al secondo, con una crescita Pprevista del 2,5% ed una movimentazione di 15,4 milioni di TEU.

In terza posizione viene Amburgo, per il cui scalo è stimato un aumento del 2,0%, con una previsione di movimentazione di 12,9 milioni di TEU.

Per quanto riguarda l’Italia, Genova si conferma il principale porto della penisola, con una stima di 5,2 milioni di TEU e una crescita prevista del 2,5% rispetto al 2023.

Trend cruciali nel trasporto container

Stando all’osservazione della situazione che si è venuta delineando a fine 2023, per il 2024 si possono identificare alcuni trend chiave che molto probabilmente modelleranno le dinamiche del trasporto container nell’UE.

I principali sono rappresentati da:

  • La domanda di container di grandi dimensioni: è prevista una crescente domanda di container di maggior capacità. La ragione sta nella possibilità di movimentare più efficientemente le merci con una flotta ridotta. Sebbene le mega-navi siano state oggetto di forte critica anche in ottica di sostenibilità economica – soprattutto dal punto di vista delle autorità portuali  e degli investimenti infrastrutturali che portano con sé – esse rappresentano per gli armatori l’investimento da mettere a reddito nell’immediato futuro
  • Le innovazioni tecnologiche: l’adozione diffusa di tecnologie avanzate, come l’intelligenza artificiale e la robotica, sarà determinante per ottimizzare l’efficienza dei terminal container.
  • La sostenibilità ambientale: una crescente attenzione all’aspetto ambientale, con l’obiettivo di ridurre l’impatto ecologico del trasporto container. Questo implicherà strategie mirate a implementare pratiche più sostenibili e a ridurre l’impronta di carbonio delle operazioni portuali – vedansi gli obiettivi dell’IMO e della recente COP28.

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