PMI e digitale, imprese consapevoli ma impreparate

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La ‘nuova normalità’ ha digitalizzato il lavoro, ma è ancora assente una cultura digitale

Cultura digitale e conoscenza di un marketing evoluto: un ricerca presentata la settimana scorsa da parte di Aipem e dell’Istituto di Ricerca Quaeris ha evidenziato come questi due aspetti siano ancora fortemente carenti nelle aziende italiane.

«Quali nuove frontiere per le PMI con il digital marketing al tempo del Covid» ha interpellato un campione di 7mila imprese del Nordest suddivise in sei macro settori: arredo casa, abbigliamento, edilizia, metalmeccanico, servizi, agroalimentare.

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Un modello di business da ripensare

L’annullamento delle fiere, degli eventi e il blocco degli spostamenti hanno pesato sull’attività del 62% delle realtà interpellate, spingendole a cercare nuove vie.

In generale emerge in maniera evidente la necessità di ricorrere maggiormente e con sollecitudine ad attività di marketing digitale, come dichiara l’85,8% del campione intervistato. 

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Digitale esperienza positiva 

Molte aziende hanno già fatto interessanti esperienze riscontrando che con attività commerciali realizzate in modalità virtuale da remoto si ottengono risultati positivi anche oltre le aspettative, consentendo risparmi organizzativi, di tempo e di soldi, mantenendo però l’empatia degli incontri in presenza.

Nonostante questa evidenza il numero delle PMI che si dichiara impreparato ad utilizzare tecnologie capaci di rispondere ad un mercato evoluto è ancora elevato: 39,4%.

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Interpretare i cambiamenti

«Volevamo comprendere il livello di preparazione e predisposizione delle PMI nel predisporre strategie innovative di marketing – ha dichiarato Paolo Molinaro, Ceo di Aipem – perché a causa del Covid il mercato mondiale ha virato decisamente verso il digitale e, questo, per le nostre aziende può rappresentare l’apertura di ampi spazi di potenziale espansione».

I risultati della ricerca evidenziano che il Covid ha influito negativamente sui bilanci del 44,5% delle aziende intervistate, spostando pesantemente l’asse dell’attività commerciale verso il digitale, un ambito che, però, tante aziende si sente poco o del tutto impreparata ad affrontare. È urgente quindi un riallineamento tecnologico e culturale delle imprese. 

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