Time Slot Management, mettere in rete hub e trasporti

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Far funzionare carico e scarico merci con la preparazione dei magazzini: la massima efficienza della gestione del timing si ottiene dall’integrazione

La logistica è come un orologio: dietro all’apparentemente semplice movimento di tre lancette c’è un ingranaggio complesso che va mantenuto in perfetto ordine. La metafora della sincronia degli elementi calza bene soprattutto alle operazioni di carico-scarico merci presso i centri di distribuzione logistica, ossia laddove è di primaria importanza che i colli da trasportare siano pronti ed i vettori disponibili al momento giusto.

Una delle strategie più utilizzate oggi per la gestione di questa ‘danza’ fatta di pallet e camion si chiama Time Slot Management (‘gestione dei blocchi orari’, in italiano) e si basa su software utilizzabili in maniera indipendente o interconnessa con il WMS (Warehouse Management System) adottato in quello specifico magazzino.

Si tratta di una tecnologia efficace, tuttavia le potenzialità di una sua integrazione con i sistemi di tracciamento merci, di posizionamento dei camion in viaggio e della gestione degli ordini sono tali da meritare un approfondimento. 

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Gestire le fasce orarie

Per la vita di un magazzino una gestione puntuale di stock, preparazioni e movimentazioni è vitale: gli ordini vanno preparati in modo da essere pronti né in ritardo, né troppo tempo prima dell’arrivo del camion che li preleverà, pena l’ingombro fastidioso ed inutile di spazi di manovra utili ad altra merce.

Allo stesso tempo, il vettore deve essere disponibile presso la baia di carico quando serve e la load capacity deve corrispondere a quella necessaria.

Va da sé che questa sincronia non può esimersi dal basarsi su software che mettano insieme le esigenze interne del magazzino con quelle dei vettori; è infatti possibile – e diffuso – l’utilizzo delle applicazioni di Time Slot Management sulla singola realtà dell’hub logistico, ma è facile intuire che è dall’incrocio dei dati di viaggio dei vettori che si può davvero evitare spiacevoli effetti domino sull’attività di carico-scarico.

 

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Time Slot Management: meglio in rete

Il Time Slot Management può portare a gestire in maniera davvero efficiente e flessibile una struttura logistica. In particolare può permettere di migliorare le attività che si svolgono negli spazi interni ed esterni, facendo sì che i piazzali e le zone di manovra non siano ingombre o sature al momento sbagliato.

Per fare ciò ha però bisogno di quella che oggi si definisce nell’ambiente logistico ‘visibilità’, ossia di un puntuale tracciamento dei vettori, delle merci e del loro stato di preparazione.

Il massimo da questi sistemi si può infatti ottenere facendoli lavorare su piattaforme integrate assieme al monitoraggio dei camion ed ai WMS.

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Gestire i tempi dell’intera catena 

Dunque il Time Slot Management si dimostra particolarmente utile quando può conoscere ritardi ed intoppi sia lato preparazione delle merci, sia lato trasporti. Con queste informazioni a disposizione può infatti indicare quali processi anticipare o posticipare, riducendo gli intervalli di tempo morto, accelerandone altri o rallentandone alcuni.

L’organizzazione delle fasce pertanto non dovrebbe porsi come un monologo interno al singolo magazzino, bensì dovrebbe coinvolgere gli altri anelli della catena logistica: si tratta di un ragionamento applicabile sia da singole aziende, quando dispongano di molteplici hub o gestiscano diversi servizi per conto terzi, dallo smistamento al trasporto, sia tra società diverse.

 

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Correzione delle anomalie

Da un punto di vista pratico, un Time Slot Management correttamente integrato con le informazioni provenienti dal resto dell’ecosistema logistico fornisce una grande opportunità, che è quella di poter intervenire sulle anomalie di funzionamento del sistema alla radice.

Monitorare il processo di preparazione, carico e scarico permette di collezionare uno storico di dati utile ad analizzare le perdite di efficienza e ad identificare cosa non funzioni: quali fasce orarie sono più critiche, quali merci comportano operazioni sistematicamente in ritardo e se esistano interazioni negative tra vettori e determinate attività.

A volte anche solo la corretta assegnazione del posizionamento nelle baie di carico consente una gestione dei piazzali più snella ed ordinata.

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Il tempo è denaro

Il proverbio si conferma tanto più vero, tanto più si approssima la nozione di tempo a quella di ‘presente’: la conoscenza in tempo reale di quel che sta accadendo ha oggi un’importanza enorme, perché è alla base della previsione dei fenomeni.

Disporre della piena visibilità dei dati di viaggio della merce, dei vettori che devono arrivare presso il magazzino, dello stato di avanzamento del processo di preparazione e il loro incrocio con informazione di traffico ed eventuali altri agenti esterni che influiscono sulle tempistiche permette di limare al minimo le decisioni.

Guadagnare anche solo un’ora nell’arco di una giornata lavorativa grazie all’ottimizzazione dei processi rappresenta un guadagno enorme.

 

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La prospettiva futura

La vera rivoluzione che costringerà molti operatori logistici a smettere di approcciare all’outbound-inbound in modo settoriale sarà rappresentata dalla diffusione sul mercato dei sistemi di movimentazione e guida autonoma.

L’automazione crescente dei processi farà sì che veicoli autonomi e sistemi di carico-scarico merci a loro volta robotizzati interagiscano sempre più frequentemente, con la prospettiva di diventare una realtà quotidiana già nel giro di un lustro.

In questo caso è chiaro che la sincronia sarà del tutto figlia di un controllo informatizzato dell’ecosistema logistico, messo in rete tra le sue diverse parti, anche tra aziende ed operatori differenti.

Il risvolto più difficile da immaginare è che questa automazione porterà a liberare molti operatori da compiti oggi totalizzanti – come guidare un veicolo – per spostarli su altri di sorveglianza e, al contempo, di preparazione documentale relativa alle merci.

Anche da qui scaturirà un ulteriore risparmio di tempo e, in definitiva, di denaro.

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