Too Good To Go, «Patto contro lo spreco alimentare» a tutti i livelli della filiera

Condividi
Dall’Etichettatura Consapevole alle Magic Box XL, 5 azioni per unire aziende, supermercati e consumatori

Hanno aderito più di 15 aziende e l’organizzazione dei consumatori Altroconsumo: il «Patto contro lo spreco alimentare» lanciato da Too Good To Go in occasione della Giornata Nazionale di prevenzione dello spreco alimentare, il 5 febbraio scorso, si configura come un’alleanza virtuosa tra aziende, supermercati e consumatori che intende abbattere gli sprechi alimentari nei prossimi tre anni con azioni e iniziative concrete a tutti i livelli della filiera agroalimentare.

Si va dall’Etichetta Consapevole, da apporre sui prodotti per interpretare meglio il significato del  TMC (termine minimo di conservazione), alla creazione di un hub a Milano per raccogliere le eccedenze delle aziende e dare vita alle MAGIC BOX XL, fino alla collaborazione con Croce Rossa.

 

Leggi anche:
Supply chain agroalimentare, resilienza in tempi di pandemia

 

Un appello ai player dell’agroalimentare

A rispondere alla chiamata di Too Good To Go sono importanti player dell’agroalimentare come Birra Peroni, Carrefour, Chi è il padrone? La Marca del consumatore, Cirfood, Danone, Fruttagel, Granarolo, Gruppo Montenegro, Gruppo VéGé, IKEA, Kraft-Heinz, Mare Aperto, Naturasì, Nestlé, Raspini Salumi, Salumi Pasini, Unilever, Wami. 

Too Good To Go prevede dunque una serie di azioni chiave basandosi su cinque punti fondamentali: Etichetta Consapevole, Azienda Consapevole, Consumatore Consapevole, Supermercato contro lo Spreco, Fabbrica contro lo Spreco. Le aziende potranno sottoscrivere quali tra i punti proposti da Too Good To Go portare avanti per sensibilizzare dipendenti, consumatori e migliorare la propria filiera. 

Leggi anche:
Etichettatura degli alimenti, standard Nutrinform contro Nutriscore

 

Etichettatura consapevole

L’Etichetta Consapevole sarà il primo passo operativo del Patto: rappresenta una priorità considerando che il 10% dello spreco alimentare in Europa deriva proprio da un’errata interpretazione delle etichette. Too Good To Go incoraggia l’utilizzo di un’ulteriore specifica che, applicata sui prodotti e sulle confezioni, consenta di interpretare meglio il significato del TMC (termine minimo di conservazione indicato con la frase “da consumarsi preferibilmente entro”). L’Etichetta Consapevole inviterà gli italiani a verificare se i prodotti siano ancora consumabili dopo la data minima di conservazione grazie alla presenza di una frase distintiva “Spesso buono oltre” e ad una serie di pittogrammi che consiglieranno di “osservare, annusare, assaggiare”. La campagna, che Too Good To Go ha già promosso con successo in altri Paesi quali Francia, Germania e Danimarca, arriverà in Italia grazie all’impegno dei partner aderenti al Patto a partire dal 2021.

Eugenio Sapora – Country Manager di Too Good To Go Italia
Leggi anche:
“Supertreno” da 2500 tonnellate dedicato ai cereali: è di Veronesi il primato nella logistica…

 

5 pilastri contro lo spreco, verso la consapevolezza

Con i punti del Patto “Azienda Consapevole” e “Consumatore Consapevole”, Too Good To Go propone invece alle aziende di attivarsi per comunicare il proprio impegno e sensibilizzare contro gli sprechi alimentari sia i propri dipendenti che i consumatori finali, tramite webinar e campagne informative. O ancora, con azioni per migliorare il welfare interno ad esempio abbattendo gli sprechi della mensa aziendale con la creazione, attraverso l’app di Too Good To Go, di un hidden store con i prodotti invenduti dedicato in esclusiva ai dipendenti. 

Con “Supermercato contro lo spreco” Too Good To Go supporta le catene di supermercati nelle attività di monitoraggio degli sprechi in store e nell’attivare iniziative ad hoc quali ad esempio la promozione all’interno dei punti vendita di scaffali o sezioni speciali dedicate a prodotti che hanno superato il TMC, con relativa comunicazione integrata. 

Leggi anche:
Quick commerce: la terza generazione dell’ eCommerce

 

“Fabbrica contro lo spreco”

Infine, le aziende che sottoscriveranno il punto del Patto relativo alla “Fabbrica contro lo spreco” si impegneranno a monitorare la propria catena di produzione e a limitarne gli sprechi, soprattutto in riferimento ai prodotti che rimangono in giacenza in magazzino e che non hanno altra possibilità di essere utilizzati. Proprio per supportare le aziende e intervenire nel modo più efficace possibile, Too Good To Go sta creando una struttura logistica che permetterà di raccogliere i prodotti invenduti delle aziende, evitando così che vengano gettati con conseguente spreco di risorse alimentari ed economiche. 

Questi prodotti saranno poi distribuiti ai cittadini attraverso delle nuove e speciali Magic Box XL acquistabili a un prezzo fortemente scontato sempre tramite la app di Too Good To Go e ritirabili presso dei pick up designati. Le operazioni – che prenderanno il via entro giugno 2021 – vedranno la partecipazione anche di Croce Rossa Italiana, a cui saranno destinate parte delle risorse alimentari in modo da rispondere alle sempre più crescenti richieste di aiuto da parte di persone colpite dalle conseguenze economiche della pandemia in corso.

Leggi anche:
eCommerce di prossimità, Amazon Fresh consegna la spesa in giornata

 

«L’obiettivo del patto contro lo spreco alimentare è creare una rete virtuosa di attori che si impegnano sia a informare e sensibilizzare su una problematica che sta diventando sempre più importante, sia a compiere azioni concrete per avere un impatto diretto. Il fatto che così tante realtà abbiano deciso di accogliere il nostro invito non fa altro che rafforzare il nostro impegno per portare il contrasto allo spreco alimentare sempre più al centro dell’attenzione e del dibattito», spiega Eugenio Sapora, Country Manager Italia di Too Good To Go.

«In questa fase storica abbiamo bisogno più che mai di costruire sinergie tra imprese, terzo settore, istituzioni e cittadini. Serve ripensare un modello sociale, culturale ed economico che nella pandemia ha mostrato tutte le sue fragilità. Contrastare lo spreco alimentare non è solo un fatto di riduzione quantitativa, piuttosto una opportunità per creare nuovo valore nella filiera economica, inclusione sociale e maggiore consapevolezza nei cittadini», sottolinea l’On. Maria Chiara Gadda, prima firmataria della c.d. legge “anti-spreco” 166/16.

Anche Altroconsumo, la più grande organizzazione di consumatori in Italia, prende parte al Patto, per accrescere e misurare la consapevolezza dei consumatori su un tema sempre più importante come lo spreco alimentare e per diffondere le buone pratiche per evitarlo.

Ti potrebbero interessare