2023, partenza positiva per il mercato dei veicoli trasporto merci

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In ripresa a gennaio l’intero comparto dei veicoli commerciali che invertono la tendenza e virano verso il segno positivo, mentre continua la crescita del mercato degli autocarri

L’autotrasporto, settore fondamentale per l’intero settore della logistica, apre il 2023 con i migliori auspici.

Anche se è ancora molto presto per attribuire ai segnali provenienti dalle immatricolazioni di veicoli sia industriali che commerciali nel mese di gennaio, un significato di ritrovata stabilità e rinnovata volontà ad investire, il dato è importante per saggiare la vitalità del settore pur in un contesto che rimane per molti versi difficile e complesso.

L’anno appena trascorso ha dovuto, infatti, fare i conti, oltre che con gli strascichi della pandemia, soprattutto con la crisi energetica, l’impennata dei prezzi dell’elettricità e del gas, dei carburanti, diesel su tutti, con la fiammata inflattiva. 

Senza tener conto delle problematiche interne, che vanno dalla carenza di autisti al costo delle patenti, da tempo sul tavolo e non ancora risolte.

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I numeri della flessione

Tutti elementi che hanno contribuito a determinare la flessione del 13% registrata nel 2022 dal segmento dei veicoli commerciali che pur lamentano un progressivo invecchiamento del parco circolante caratterizzato, secondo stime delle associazioni di categoria, da un età media di 14 anni e composto per il 42% da veicoli ante Euro 4.

Tra le cause della mancata ripresa, l’UNRAE, l’Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri, lamenta l’aver limitato, da parte del governo, la concessione degli incentivi all’acquisto ai soli veicoli commerciali elettrici che non hanno portato alcun beneficio alla mobilità delle merci a zero emissioni rappresentando solo il 2,6% di tale segmento ed avendo utilizzato solo una piccola frazione del budget stanziato per mancanza di richieste.

Il 2022 si è invece chiuso in leggera crescita per il segmento dei veicoli industriali (+1,4%), dove però i veicoli pesanti, di massa da 3,51 a 15,99 t, hanno fatto segnare una performance di +17,6%.

In generale, comunque, l’intero settore nel 2022 ha risentito di una marcata volatilità a causa della carenza di componentistica, del rincaro del prezzo delle materie prime e della discontinuità delle catene di approvvigionamento a causa delle criticità geopolitiche in atto con conseguente aumento dei tempi di consegna.

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2023: Veicoli commerciali in ripresa

Dopo undici mesi di continue flessioni, gennaio 2023 ha visto una decisa inversione di tendenza delle immatricolazioni dei veicoli commerciali con una crescita del 9,3% rispetto all’analogo mese del 2022.

Il dato, seppur positivo, potrebbe però essere stato determinato, almeno in parte, anche dalla regolarizzazione delle consegne ritardate in maniera anomala nei mesi precedenti.

La sua conferma nel corso dell’anno, come ha ribadito UNRAE, potrà dipendere da molti fattori che vanno dal costo dei carburanti, che non usufruirà più della riduzione delle accise come avvenuto nella seconda parte del 2022, all’estensione degli incentivi statali.

Questi ultimi, nella nuova riproposizione di gennaio, continuano a privilegiare solo l’acquisto di veicoli elettrici, cosa che incontra la negatività delle associazioni di categoria che li vorrebbero estendere a tutti i tipi di alimentazione, diesel compresi a fronte di rottamazione per favorire il rinnovo del parco.

A tale proposito, anche in relazione all’entrata in vigore delle nuove normative finalizzate alla decarbonizzazione del settore, si rende necessario un rapido sviluppo delle infrastrutture di ricarica elettrica e di rifornimento a idrogeno con semplificazione della normativa per installazione delle stazioni di rifornimento.

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Ancora crescita per i veicoli pesanti

Le immatricolazioni di gennaio 2023 confermano il trend positivo dei mezzi pesanti che dura da agosto 2022.

Complessivamente, tenendo conto di tutti i segmenti che compongono la categoria dei veicoli industriali, il dato elaborato dal centro Studi e Statistiche UNRAE rileva una crescita del 17% che trova la sua punta nella fascia di massa da 3,51 a 6 tonnellate che, seppur su numeri modesti, raggiunge il 60,4% di incremento.

Il mercato rimane comunque polarizzato sui mezzi leggeri, di massa inferiore a 3,5 tonnellate, e su quelli pesanti di massa superiore a 16 tonnellate, in aumento rispettivamente del 17,1% e del 17,2%.

L’intero comparto ha beneficiato della normalizzazione delle catene di forniture, le cui eventuali future interruzioni, a causa dell’attuale contesto geopolitico, potrebbero però influenzarne negativamente l’andamento nei prossimi mesi. 

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