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Industria 4.0: per migliorare la supply chain

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Le nuove tecnologie rese disponibili dall’Industria 4.0, indicata con I 4.0, possono contribuire a rendere più reattive, resilienti, trasparenti e sostenibili le catene di approvvigionamento

Oggi si parla molto di Industria 4.0 e si afferma che rappresenti la quarta rivoluzione industriale in quanto, cronologicamente, essa segue l’introduzione della meccanizzazione a vapore (I 1.0), la produzione di massa (I 2.0), e l’automazione computerizzata (I 3.0).

L’industria 4.0, il cui concetto di base è la crescente interconnettività e l’automazione intelligente, pone l’accento sull’integrazione di quelle tecnologie avanzate necessarie per digitalizzare i processi produttivi e le catene di approvvigionamento globali.

La complessità di queste ultime, potenzialmente estese a più continenti, con il coinvolgimento di numerose aziende e soggette ad una molteplicità di giurisdizioni normative, rende, infatti, il loro coordinamento estremamente impegnativo.

Blockchain, gemelli digitali, cloud computing, sensori, intelligenza artificiale, imaging satellitare sono solo alcune delle tecnologie che l’Industria 4.0 mette a disposizione per ottimizzare le supply chain rendendole più reattive, resilienti, trasparenti e sostenibili.

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Blockchain

L’impiego della blockchain si sta dimostrando fondamentale per condividere e tenere traccia del flusso di informazioni relative alle merci, alle spedizioni in genere, garantendo che tutti i requisiti di movimentazione siano soddisfatti.

Un esempio in tal senso viene da UPS, uno dei maggiori player logistici globali, che sta brevettando una tecnologia basata sulla blockchain per tracciare e gestire in modo più efficiente le sue spedizioni in tutto il mondo.

Il suo utilizzo consentirebbe alle unità di spedizione di generare dati di trasporto che verrebbero archiviati su blockchain in modo da poter essere facilmente condivisi lungo tutta la catena di approvvigionamento, anche tra diversi fornitori, consentendo, tra l’altro, di verificare, durante il viaggio, il rispetto delle condizioni di gestione poste.

Un’altra funzionalità insita nel brevetto UPS prevede che al momento della scansione di un pacco in spedizione, il sistema blockchain possa determinare il percorso migliore e più efficiente attingendo ai dati di tutti i corrieri collegati.

Anche FedEx, altro colosso della logistica mondiale, ha in corso un progetto pilota che utilizza la blockchain per condividere le informazioni sulle spedizioni con fornitori e rivenditori.

 Inoltre, l’azienda sta sviluppando un sistema per migliorare il tracciamento da parte dei clienti rendendo visibili anche le movimentazioni prima e dopo il ritiro da parte di FedEx.

Entrambe le aziende fanno parte della Blockchain In Trucking Alliance (BITA), un consiglio per gli standard del settore finalizzato all’avanzamento dell’uso della tecnologia nelle reti della supply chain. 

Per le sue potenzialità, la blockchain è stata definita la spina dorsale della digitalizzazione della supply chain.

 

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I gemelli digitali

I gemelli digitali rappresentano una ulteriore tecnologia basata su I 4.0 che sta attirando attenzione nell’ambito del processo di ottimizzazione della supply chain.

Alla sua determinazione concorrono varie tecnologie in combinazione tra di loro come l’intelligenza artificiale, l’impiego di sensori, il cloud computing, la realtà aumentata.

Il risultato è la creazione di una replica digitale dei processi fisici e delle loro interazioni, che consente di monitorare ed analizzare determinati ambienti e situazioni emulando le capacità umane e supportando il processo decisionale.

Ciò avviene grazie alla possibilità di osservare l’ambiente fisico attraverso una rete di sensori che raccolgono dinamicamente dati ed interagiscono sia con gli esseri umani che con gli altri dispositivi, apprendendo modelli di comportamento e proponendone di nuovi.

Essi sono quindi in grado di supervisionare molti ambienti della supply chain, creando scenari alternativi di “what if” che aiutano nell’assunzione di decisioni più rapide ed accurate anche di lungo termine.

La tecnologia dei gemelli digitali si ritiene abbia un enorme potenziale, al momento ancora sottoutilizzata nell’ambito delle catene di approvvigionamento, in parte per la natura complessa delle catene stesse, in parte per le incomprensioni esistenti sull’applicazione e sulle sue reali capacità operative.

 

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Il cloud computing

Le applicazioni di cloud computing, secondo ricerche effettuate negli Stati Uniti tra manager di aziende coinvolte nei processi logistici, stanno guadagnando molta popolarità.

I motivi possono risiedere nella loro capacità di integrazione, di memorizzazione di grandi volumi di dati e nella facilità di accesso.

Il loro utilizzo favorisce caratteristiche molto ricercate come l’agilità, la rapidità, la visibilità e la scalabilità

In particolare, il ruolo del cloud computing è spesso quello di snellire la catena di approvvigionamenti e di standardizzare i dati favorendo il reporting in tempo reale e la divulgazione delle prestazioni ambientali, sociali e di governance.

Applicazioni di Blockchain, Gemelli digitai e Cloud computing, operando insieme possono consentire audit istantanei della supply chain e facilitare la personalizzazione delle informazioni.

Inoltre, il loro impiego favorisce la decentralizzazione dei processi decisionali e l’acquisizione di scelte da parte di utenti distribuiti lungo le catene di approvvigionamento grazie alla maggior disponibilità e trasparenza delle informazioni.

Fonte: scmr.com

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