Ammoniaca, alimentazione sempre più realistica per il trasporto marittimo

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In Giappone il primo agreement per una nave ad ammoniaca, mentre l’Italia schiera Gas and Heat assieme a Rina

L’ammoniaca è un combustibile alternativo che sta attirando sempre più l’attenzione del settore marittimo, in quanto offre la possibilità di ridurre le emissioni di gas serra e raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione stabiliti dall’Organizzazione Marittima Internazionale (IMO). 

L’ammoniaca è un gas incolore e inodore, composto da azoto e idrogeno, che può essere prodotto da fonti rinnovabili o da processi di cattura del carbonio; malgrado essa abbia un potere calorifico inferiore rispetto ai combustibili fossili, ha il vantaggio di non emettere anidride carbonica durante la combustione. 

Tuttavia, l’ammoniaca presenta anche dei problemi oggettivi, come la tossicità, la corrosività e l’infiammabilità, che richiedono delle soluzioni tecniche e normative adeguate.

Gas and Heat e Rina: allo studio il rifornimento ad ammoniaca di una nave bunker

L’interesse del settore marittimo per soluzioni alternative di alimentazione delle navi si legge nelle mosse del settore: Gas and Heat, società italiana specializzata nella progettazione e costruzione di sistemi di movimentazione del carico, e RINA, la multinazionale di consulenza, certificazione e ingegneria, hanno firmato un accordo per lo sviluppo di un sistema di carico del combustibile per una nave bunker alimentata ad ammoniaca

In base all’accordo, Gas and Heat svilupperà il progetto di base del sistema e RINA effettuerà la valutazione di conformità del progetto come parte del più ampio processo di approvazione in linea di principio. 

L’obiettivo è fornire una soluzione innovativa e sostenibile per il rifornimento di carburante delle navi che usano l’ammoniaca come combustibile.

Il sistema di carico e combustibile prevede l’utilizzo di serbatoi criogenici per lo stoccaggio dell’ammoniaca liquida a bordo della nave bunker, che avrà una capacità di circa 10.000 metri cubi. 

Il sistema prevede anche l’utilizzo di un motore a doppio combustibile, in grado di funzionare sia con l’ammoniaca che con il gasolio, e di un sistema di trattamento dei gas di scarico, per ridurre le emissioni di ossidi di azoto. 

Il sistema sarà progettato in conformità con le norme e le linee guida internazionali, tra cui il Codice Internazionale per la Costruzione e l’Equipaggiamento delle Navi che Trasportano Gas Liquefatto in Massa (IGC Code) e le Linee Guida Provvisorie per l’Utilizzo di Combustibili a Basso Contenuto di Zolfo (LSF Guidelines) dell’IMO.

ONE: primo agreement per una nave alimentata a doppio combustibile ammoniaca

Ocean Network Express (ONE), una delle principali compagnie di shipping al mondo, ha ottenuto l’approvazione in linea di principio (AiP) per una nave alimentata a doppio combustibile, tra cui ammoniaca, che rappresenta una pietra miliare per la compagnia nel suo percorso verso il net-zero entro il 2050. 

La nave, da 3.500 teu di capacità, è stata sviluppata congiuntamente da ONE, Nihon Shipyard Co., Ltd. (NSY) e la società di classificazione DNV, come parte di un progetto di sviluppo congiunto avviato alla fine del 2022 dalle tre parti. 

ONE ha studiato la fattibilità dell’ammoniaca come combustibile alternativo per la riduzione delle emissioni in base alla roadmap per i combustibili alternativi che ha elaborato nel 2022.

La nave alimentata a doppio combustibile ammoniaca sarà dotata di un motore MAN B&W 6S50ME-C10.5-GIA, in grado di funzionare sia con l’ammoniaca che con il gasolio, e di un sistema di trattamento dei gas di scarico, per ridurre le emissioni di ossidi di azoto. 

La nave sarà anche dotata di un sistema di stoccaggio e alimentazione dell’ammoniaca, che prevede l’utilizzo di serbatoi criogenici per lo stoccaggio dell’ammoniaca liquida a bordo della nave, con una capacità di circa 1.000 metri cubi. 

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