Responsabili, inclusivi, digitali: la Z Generation cambia il retail

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Parlare di eCommerce è riduttivo: retail e distribuzione devono cambiare paradigmi

In passato qualcuno si è illuso di poter condizionare le scelte dei consumatori grazie al marketing, ma è anche vero il contrario: dalla generazione dei Millennials in avanti sono i consumatori stessi a costringere il marketing ad inseguirli.

L’arma dei social diventa a doppio taglio, proponendo modelli di consumo, ma facendo emergere ed affermare fenomeno spontanei che il marketing aziendale non può ignorare.

Il rapporto ‘Consumer Trends 2022’ firmato da Samy Alliance ha, ad inizio 2022, fatto delle proiezioni sulle tendenze del consumo: ciò che ne risulta è che le nuove generazioni sono sempre più responsabili e impegnate in un consumo etico, e questo vale sia per i prodotti che acquistano che per i servizi.

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Le quattro chiavi del consumo 2022

Inclusività, consumo consapevole, business digitale e metaverso: sono questi i quattro cardini del consumo nel 2022.

A trainare il cambiamento è soprattutto l’evoluzione etica e responsabile avuta grazie all’apporto della Z Generation, ossia i nati tra il 1995 ed il 2010, oggi in grado di esercitare un potere d’acquisto.

Si tratta di una generazione che porta avanti quanto iniziato dai Millennials e dalla Generazione X, ma con una naturalezza maggiore ed una natività digitale mai vista prima.

 

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Inclusività

Tra 2020 e 2021 c’è un tema che è nettamente cresciuto, ed è quello dell’inclusività.

Le differenze di genere e la diversità in generale sono temi ‘caldi’ sia per le generazioni più anziane, sia per le più giovani, ma in senso assai differente: mentre per chi è nato prima del 1990 si tratta ancora di argomenti potenzialmente divisivi, e come tali vengono proposti dal dibattito politico, per chi è nato dopo il 1995 si tratta di un aspetto assodato della realtà, per sua natura accettato.

È la differenza, destinata ad aumentare, tra chi è cresciuto in una società legata ad un’interpretazione tradizionale dei ruoli e chi è invece stato abituato sin da bambino ad una realtà multietnica e gender free.

Il commercio, a differenza della politica, è molto più reattivo nel cogliere il sentire comune e nel marketing l’inclusione è molto più avanti che in tanti ambiti della quotidianità: i cataloghi di prodotti dei grandi marchi stanno infatti ospitando sempre più prodotti neutrali rispetto al genere.

Le aziende devono pertanto tenere conto delle identità e assicurarsi di rivolgersi all’intera società, indipendentemente da età, razza, sesso o religione.

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Responsabilità

Crudeltà verso gli animali a scopo di test e produzioni non etiche di cibo e vestiti non trovano più spazio tra gli acquisti dei più giovani: il 62% della Z Generation propende per l’acquisto di marchi sostenibili.

Il senso di responsabilità per l’impatto dei propri acquisti è salito nei consumatori, che cercano le alternative più sostenibili offerte dal mercato.

Stesso dicasi per l’impatto ambientale dei prodotti e gli sprechi legati al packaging.

 

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Commercio sempre più digitale

Il fatto che il commercio si digitalizzi non è una novità; il punto è che si sta del tutto smaterializzando il processo che porta all’acquisto, ossia alla scelta stessa.

Le recensioni online giocano ad esempio un ruolo preponderante per la Generazione Z, che nel 96% dei soggetti si informa prima attraverso di esse e poi effettua l’acquisto. Il rapporto prevede che il 60% del gruppo di consumatori formato da Z Gen e Millennials sposterà poi i propri acquisti dai siti di eCommerce alle piattaforme social da oggi al 2026.

Le principali categorie delle quali gli utenti cercano recensioni prima di acquistare un articolo sono  elettronica, computer, elettrodomestici, prodotti per bambini e per la casa.

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Arriva il metaverso

L’ultimo cardine del commercio del futuro riguarda il metaverso. Misterioso ai più, ma ancora per poco, assicurano gli esperti di marketing: la sfera virtuale della realtà, che i social intendono integrare sempre di più con quella reale, trasferisce in essa una componente molto importante di un servizio o di un prodotto, vale a dire l’esperienza.

Le esperienze digitali immersivi, dunque, influenzano le strategie di marketing eccome: il 72% dei consumatori intervistati afferma di preferire godersi le esperienze piuttosto che i prodotti fisici e che sarebbe disposto a spendere di più per questo. Contemporaneamente, il 58% dei leader di marketing afferma che tra due anni tutti gli eventi saranno ibridi.

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